6 OTT | PHYGITAL COMPANY

Il futuro delle imprese è nei dati

L’importanza dei big data nel business

La giornata di mercoledì 6 ottobre si è aperta con un tema molto attuale, quello dei big data for business utili per analizzare, condividere e connettere i dati, trasformandoli in uno strumento di decisione e predizione.

A dare il proprio contributo al primo round table c’erano Luisa Napolitano, presente da remoto, Tommaso Pozzi, Jacopo Pertile e Riccardo Ceretti.

Tommaso Pozzi | phygitalweek
Tommaso Pozzi, CEO di Porini, società di consulenza operante nella digital transformation, ha spiegato l’importanza dei dati non solo per la sua azienda, ma per qualsiasi altra azienda che non può esimersi dal confrontarsi con questo tema. La rilevanza dei dati nel processo di impostazione strategica è inevitabile ed è fondamentale affrontarlo in modo strategico e tattico. Pozzi afferma che si stanno verificando delle trasformazioni incredibili, in cui i dati sono sempre più rilevanti e se prima erano a supporto ai processi decisionali oggi sono a supporto del cambiamento del business. Grazie alle tecnologie è sempre più possibile utilizzare i dati a vantaggio del business, la sfida è quella di aiutare le aziende a comprendere come far diventare il dato un asset strategico. “Non bisogna avere paura dei dati…” sostiene il CEO, “ma fare attenzione e controllare i rischi possibili”.
 
Luisa Napolitano, Group HR – Group HR Systems di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., ha portato l’esempio di come, in azienda, il nuovo sistema operativo integrato abbia condotto ad uno sviluppo molto veloce, consentendo di razionalizzare i processi amministrativi e di bonificare i dati. Automatizzando al massimo i processi operativi si è così portato vantaggi all’effort diminuendo l’errore umano e ottenendo informazioni eterogenee in tutti i comparti aziendali. Questo percorso si è poi concluso con una campagna comunicativa con l’intento di sensibilizzare sul tema, promuovere la condivisione e l’interazione dei diversi team, spiegando i benefici dell’evoluzione dal punto di vista amministrativo e lavorativo.
Riccardo Ceretti | phygitalweek

Per Riccardo Ceretti, Responsabile Direzione Innovation Lab di Arca Fondi SGR S.p.A., i dati e le tecnologie stanno cambiando il mondo e chi non riesce ad accettare il cambiamento si troverà in difficoltà.

Le tecnologie hanno modificato i modelli di business di molte aziende in un modo del tutto inatteso e molte imprese non hanno intuito il potenziale. Quanto può essere pericolosa in questo contesto la digital disruption? Per Ceretti infatti “l’attenzione al cliente e al distributore è un elemento fondamentale così come le digital skills che possono fare la differenza all’interno dell’azienda”.

Jacopo Pertile, Co-founder di AWMS, a concludere quest’analisi sui dati porta l’esempio positivo della sua azienda, che ha costruito una piattaforma dedicata all’ottimizzazione della gestione della forza lavoro negli stabilimenti produttivi e logistici. La piattaforma è nata proprio dal bisogno emergente di aiutare le fabbriche a gestire i dati del personale. Nelle aziende di produzione, infatti, ogni persona ha delle competenze, orari di lavoro, skills tecniche e background differenti e gestire questa mole di dati in modo disorganizzato e disomogeneo porta inevitabilmente a inefficienza produttiva e aumento del rischio di impresa. La sfida colta da AWMS è stata proprio trasformare aziende, piccole o grandi, in data driven company. 

Jacopo Pertile | phygitalweek

Si conclude così il primo intervento della giornata che ha portato alla luce un altro fondamentale aspetto della rivoluzione phygitale: il dato che, se gestito attraverso strumentazioni dedicate e privacy compliant, rappresenta un elemento imprescindibile per il business.