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Il digitale come motore di crescita

A.I. e nuove tecnologie per costruire un mondo più inclusivo

Nell’ultimo intervento della prima giornata della Phygital Week si è introdotto il tema dell’Intelligenza Artificiale e delle nuove tecnologie che pongono le basi per costruire un mondo più inclusivo. A partecipare al round table sono stati Enrico Capiozzo, Giovanni Cioffi, Roberto Cazzaro e Marco Chieppe. 

Enrico Capiozzo, Co-founder and CEO di VEASYT Srl, ha posto subito l’accento sulla sua posizione rispetto all’accelerazione dell’innovazione per ridurre il divario sociale. VEASYT, azienda operante nell’ambito linguistico, combina le conoscenze degli esseri umani con gli strumenti digitali. Infatti al suo interno collaborano interpreti professionisti provenienti da diverse parti del mondo che parlano sia lingue vocali che la lingua dei segni, mettendosi così a disposizione delle aziende che hanno bisogno di abbattere le barriere delle comunicazione.

Enrico Capiozzo | phygitalweek

A tal proposito Enrico Capiozzo ha spiegato che: “secondo alcuni studi, del 2007, è emerso che l’Intelligenza Artificiale, nei cinque anni successivi, avrebbe potuto sostituire il  sistema di traduzione simultanea, ma forse solo tra 20 anni potrà avvenire questo cambiamento”. Ha proseguito poi sostenendo l’importanza di accelerare questo processo che “potrebbe finalmente aprire le frontiere all’estero e permettere alle aziende di aprirsi ad un mercato di riferimento più ampio”.

Anche nell’intervento odierno emerge il ruolo della tecnologia abilitante come valido supporto alle imprese e alle persone e non in sostituzione a queste ultime. 

Ad intervenire è stato poi Giovanni Cioffi, Co-founder di Algor, una start-up innovativa con sede a Torino. La nuova azienda ha l’obiettivo di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per migliorare concretamente la vita delle persone. L’AI è uno strumento complesso che concretamente può sgravare l’uomo da azioni meccaniche ripetitive, attraverso la realizzazione di algoritmi basati mappe concettuali. Ad esempio grazie allo strumento elaborato da Algor sarebbe possibile, partendo da punti chiave, arrivare alla realizzazione di un’immagine o un testo. Giovanni ci tiene poi a precisare che: “l’Intelligenza Artificiale accompagnerà le persone, ma non si arriverà mai all’astrazione della creatività dell’uomo”.

Roberto Cazzaro | phygitalweek

Roberto Cazzaro, proprio a sostegno di quest’ultimo assunto, sostiene che la tecnologia sia un valido e concreto aiuto a imprese e persone nel processo di evoluzione e personalizzazione dei processi e dei flussi. Importante è poi secondo Roberto la necessità impellente di formazione e cultura aziendale, poiché spesso nelle aziende viene confuso il CRM con il gestionale.

Calzante a tal proposito l’intervento di Marco Chieppe, Account Executive di HubSpot.

Tutte le funzionalità di HubSpot ruotano proprio attorno al CRM che, se sfruttato al meglio, è in grado di snellire i processi e ottimizzarli portando valore e business in azienda. 

Dopo aver parlato della tecnologia HubSpot, Marco Chieppe e poi passato al tema della trasformazione digitale affermando che: “Questo termine descrive un cambiamento che le aziende stanno vivendo o hanno vissuto in passato in termini di incorporazione tecnologica per ottimizzare i processi. Il modo di lavorare delle persone si ricollega alla differenza tra telelavoro e smart working: il primo è il lavoro da casa mentre lo smart working è l’utilizzo della tecnologia a supporto delle proprie attività”.

Prima della pandemia, in Italia, il Gap digitale rispetto agli altri paesi era molto alto. Oggi, nel post Covid19, si può notare come siano stati sdoganati metodi di lavoro che prima era raro svolgere, andando a colmare, in parte, il gap della digitalizzazione. 

Per concludere Paolo Piva ha chiesto agli ospiti la loro opinione rispetto alla reazione che gli italiani possono avere nei confronti di tutte queste novità tecnologiche. Tutti e quattro i relatori si sono trovati d’accordo sul fatto che quando vedono titubanza da parte delle persone è perché queste non conoscono le nuove innovazioni e il compito delle aziende è quello di farne comprendere i benefici. Le novità sono un ottimo modo per arricchire il proprio bagaglio personale e abbattere le barriere sia fisiche che temporali. Da questa idea è emerso che il phygital è uno stile di vita che richiede un nuovo approccio e modo di vedere la realtà.